Sunday 17 August 2008

La mia logica

Stasera che è l'ultima serata romana, prima di una mia nuova partenza, Morena mi regala un cielo di un gradiente arancio-lilla bellissimo; quasi a volermi ricordare quanto sia difficile trovare quei toni lì in Gran Bretagna. Non avere timore che possa dimenticarmene.
Di nuovo questa sensazione, quella di sentirsi a casa e protetti...quella di sentirmi una bambina ...o più che altro di volermici sentire ancora...specie quando non va tutto bene.
Ma ahimè non durerebbe...quindi devo cogliere questa malinconia e viverla con questa intensità in questo esatto momento.
Oggi sto un pò meglio. Dipenderà dall'ultimo confronto avuto con chi ha reso pesanti i miei giorni recentemente. Emerge di nuovo qualcosa di strano, incomprensibile, diverso da me, più affettuoso di quanto considerato ieri o l'altro ieri, ma comunque non confortante.
Tempo fà ero del parere che se una persona ti ama davvero ed è quella che il destino ha segnato essere per te non verrà mai a ferirti con parole incomprensibili o a dubitare gravemente del legame presente, sottoponendolo a pesante stress. In parole povere...Se ami una persona non fai di tutto per perderla.
Stasera mi sento di nuovo ferma su quella posizione.
Vedo quanto quel che è successo non abbia alcuna logica, senso, valore.
Per la mia logica ho dato tanto e fatto abbastanza.
Per la mia logica forse è tempo di andare oltre.

Wednesday 13 August 2008

Brucia

Sembra che per ogni buon giorno che ci sia uno cattivo debba venirne al seguito: oggi.
Una fatica immane, un continuo pensiero negativo. Un non trovare luce. Un non concludere niente.
Oggi fà male, brucia.
I miei tentativi di andare oltre sono stati decisamente vani. Sembra che sia ancora quì ad aspettare qualcosa. Aspetto un seguito. E' assurdo. Che cosa ne avrei in cambio? Come potrebbe essere diverso da quello che ho ottenuto di recente? Sono quasi impaziente di iniziare a lavorare. Se deve passare che passi allora. Ma è chiaro che non sono una macchinetta e i segnali ricevuti negli ultimi due giorni mi hanno messo sull'attesa. Sono arrabbiata. Non dovrei essere in questo stato.

Monday 11 August 2008

La Silvia che Stimo

Oggi con una sola giornata ho mosso le montagne.
Ho preso una decisione ed ho pianificato tutto per quella.
Ho accettato il lavoro da senior animator a Cambridge, prenotato lo studio flat, prenotato il volo e ho avuto anche un dono.

Ho ricevuto una mail dal fondatore di Animation Mentor e poi anche la fattura per pagare la quinta classe. Non ho mai desiderato pagare così tanto una "bolletta". Sono di nuovo in ballo.
Ce l'ho fatta, non mi hanno escluso, e non ho pagato sovraprezzi, pur avendo mollato per due termini la scuola e finalmente otterrò la mia graduation.
Questa è una gran bella notizia in un momento come questo. Quasi come se la vita mi suggerrisse qualcosa e confermasse nuovamente che i miei pensieri non facevano una piega. Ci sono io, i miei sogni, le mie speranze e poi c'è chi saprà volermi per come sono, con tutte le conseguenze del caso.
Questo è stato il buono della giornata.

Poi chiaramente ci sono stati ancora tanti echi. C'era qualcuno che muoveva i coltelli ancora inflitti, provocando dolori lancinanti e insopportabili.
A seconda dei movimenti che compievo si amplificavano.

Ho cercato qualunque cosa per tenere la mente occupata.
Anche questa infondo era un tentativo ma un pò mal riuscito.
Qualunque. E forse è per questo che ho mosso montagne.

Ho cercato chiunque online per parlare di svariati argomenti.
Ho dormito.
Ho iniziato a leggere un libro della Littizzetto ridendo di gusto.
Ho passato un pò di tempo col mio cane.
Ho desiderato che il mio amico Paolo fosse online, ma è a Udine.
Ho desiderato piangere ma non avevo lacrime.
E' un segno.

Non sono ancora tornata ad animare.
Ma lo farò presto e produrrò grandi cose.
Lo sento.

Questa è la Silvia che stimo.
Non la incontro spesso, ma quando mi è vicina in giornate come questa Sento che ogni cosa è possibile.

Sunday 10 August 2008

Al cuore Ramon

Non riuscivo a dormire, mi è venuta voglia di scrivere.
Ascolto "Summer" di Joe Hisaishi.

La mattinata è passata ed è andata piuttosto bene. Lo shopping mi aiuta, penso di avere un "obiettivo" quando compro qualcosa. Come se comprassi per chissà quale evenienza.
Se avessi risorse illimitate probabilmente in questo periodo farei soltanto quello.

Notavo oggi mentre camminavo al sole di quanto fosse corto il mio respiro. Una settimana fà non era così infondo. Come se non volessi far rumore, mi sforzassi di non lasciar trasparire nulla.
I miei soffrono un pò quando mi vedono, pensando che la mia visione durerà ancora qualche altro giorno e poi solo una voce al telefono. Se soffrissi e fossi infelice difronte a loro sarebbe peggio credo. Magari penserebbe a quando avevo smesso di essere me.

Insomma adesso c'è questo peso al centro dello stomaco o poco più sù, in corrispondenza del cuore. Alle volte è pesante e insopportabile alle volte a differenza di due giorni fà penso che dovrò sopportarlo per poco altro tempo e ce la farò; che ho fatto quello che dovevo.
Penso che non sono fatta per le cose che non hanno senso e quelle che non hanno valore. Penso che è vero che ogni persona o cosa ha il valore che non gli diamo. Il giorno che smettiamo di darglielo il nostro giorno inizia a riempirsi di altri valori...che piano piano sostiuiscono il vuoto.

Adesso posso pensare a quando tra una settimana cambierò lavoro. Posso pensare che posso anche decidere di partire e andare molto lontano inseguendo i miei sogni come avevo pianificato. Posso pensare che anche se i miei genitori faranno i capricci avrò la certezza che il loro amore nei miei confronti non cambierà. Posso pensare che non avrò rimpianti.

Pur sapendo l'epilogo delle circostanze non posso dire che non avrei vissuto esattamente tutto quello che ho vissuto. Era quello che desideravo. Quello che ho amato anche se solo per 6 mesi della mia vita.

Non riesco ancora bene a spegnere la mia testa quando voglio. Alle volte entra negli echi di certe parole che non fanno che ripetersi quasi all'infinito.

Quì nella mia stanza in montagna c'è un quadro di mio nonno. Ieri sera prima di addormentarmi lo guardavo, e mentalmente gli ponevo delle domande. Ho desiderato che fosse in carne ed ossa in quell'istante... che parlasse e magari si incaxxasse pure per le mie scelte...
Ma quella chance l'ho avuta quando ancora non avevo domande...e soltanto per 4 lontani anni della mia vita.

Sunday 3 August 2008

Ombre

In cielo un sole pieno e caldo attraversa il cielo lentamente.
La sua lentezza riesco a contarla...scandita da ore pallide...ora.
Non saper vivere le transizioni fà parte di quella solitudine che non è amica.
Per quanto fuggire sia l'unica via, rimane vicina come l' ombra dei miei passi.
In questa simbiosi trovo risposta ai miei pensieri.
Un passo alla luce del sole...un passo che muta una superficie d'ombra indissolvibile.